Da digitale a Polaroid

Come trasformare uno scatto digitale in una Polaroid... vissuta..



BREVE INTRDUZIONE


La pellicola polaroid (intesa come pellicola positiva a sviluppo istantaneo) ha sempre interessato il mondo della fotografia per svariati motivi.

L’immediatezza nella visualizzazione è il pregio fondamentale che ha contraddistinto questo supporto sino all’avvento del digitale, un aspetto che lo rende per alcuni importante quasi quanto l’inven zione stessa della fotografia.

Nell’ambito professionale l’utilizzo principale è stato quello di controllo di luci, inquadrature, tagli (leggibili anche dai non addetti ai lavori), layout per impaginazione, e non per ultimo, riferimento cromatico.

Quest’ultimo aspetto affascina e ispira le scelte di molti fotografi anche nella gestione di immagini digitali.

La resa cromatica della pellicola Polaroid è condizionata da differenti variabili:
emulsione, tipo di pellicola, contrasto del soggetto, temperatura durante il processo di sviluppo e non solo, 2 confezioni distinte dello stesso tipo di polaroid, a parità di situazione, raramente danno lo stesso risultato.

Visto l'uso diffuso nei vari ambiti della fotografia, questo tipo di pellicola viene prodotto in formati differenti, dalla classica immagine quadrata della polaroid 600, o dalla più artistica (per la tipologia di colori e la manipolabilità in fase di sviluppo) sx70 , ai formati più grandi, sino ad arrivare all'artigianale 50x60.

E’ quindi difficile, poter definire in modo assoluto la caratteristica cromatica di una foto scattata con pellicola polaroid, in questo tutorial mi baserò sulle dominanti più ricorrenti della 669, blu NELLE OMBRE, verdi nei NEUTRI, e giallo NELLE LUCI.

In questo tutorial vedremo come simulare le cromie, creare un passepartout, e "sporcare" il tutto, per renderne la resa più realistica.


MODIFICA DELLE CROMIE

L'immagine scelta è stata scattata con una normale compattina digitale, essendo composta soprattutto da toni poco saturi, necessiterà di correzioni molto contenute, nel caso si utilizzino delle immagini molto "colorate" sarà necessario intervenire maggiormente sui controlli di correzione.




Il primo passaggio prevede l'uso della "correzione colore selettiva", cercheremo di riprodurre le dominanti precedentemente individuate.


Abbassiamo la quantità di giallo e di nero nel canale dei neri, in questo modo la zona delle ombre risulterà schiarita e presenterà una dominante blu.


Abbassiamo la quantità di magenta nel canale dei neutri, con il conseguente aumento della dominante verde.


Infine, scuriamo le alte luci aumentando il valore dei neri e dei gialli nel canale dei bianchi.


Per aumentare il sapore "chimico", interveniamo sulla saturazione utilizzando lo strumento di regolazione "tonalità e saturazione", cercheremo di dare un po di "iridescenza" ai toni freddi a discapito di quelli caldi, intervenendo come di seguito.

Saturiamo lievemente tutti i colori, e schiariamoli appena.


Abbassiamo decisamente la saturazione dei toni "rossi".


Aumentiamo la saturazione e scuriamo un po' i toni "blu".


Con questi due semplici strumenti di regolazione e pochi passaggi abbiamo ottenuto un risultato cromatico soddisfacente.



Procediamo con la creazione della nostra cornice, selezioniamo tutta l'immagine (comando veloce ctrl+a per Win o mela+a per Mac), con la selezione attiva ingrandiamo il quadro (canvas) barra del menu> immagine >dimensione immagine, ed impostiamo le misure per ampliare la dimendione del quadro.





L'immagine ottenuta avrà un bordino bianco, potrebe sembrare già un risultato definitivo, ma cercheremo invece di simulare con più realismo lo spessore del passepartout, l'ombra che proietta sull'immagine, la materia della carta.



Invertiamo la selezione attivata precedentemente, menu>selezione>inversa oppure ctrl+shift+i per Win o mela+shift+i per Mac.




A questo punto la parte selezionata sarà solo il bordino esterno all'immagine, sfumiamo la selezione di pochissimi pixel menu>selezione>sfuma (il numero di pixel è relativo alla dimensione del file).



Creiamo un livello "tinta unita", per farlo andiamo sulla palette dei livelli, clicchiamo sul pulsante apposito situato in basso, si aprirà un menu a tendina sul quale andremo a selezionare la voce interessata.



Il nuovo livello tinta unita, avrà una maschera di livello che renderà visibile solo la cornice esterna all'immagine.



Andiamo ad applicare una serie di "effetti di livello" che ci aiuteranno nel nostro compito.

Applichiamo l'ombra esterna che ci aiuterà a simulare "l'altezza" del nostro passepartout.



Aggiungiamo del bagliore esterno, che servirà a dare un po' di lucidità e simulerà un po' di disomogeneità di "sviluppo".




Ed infine per simulare la ruvidità applchiamo una texture: filtro>schizzo>Contè Crayon.



La resa della nostra cornice dopo questi ultimi passaggi.



Possiamo a questo punto sbizzarrirci per sporcare la nostra Polaroid, con delle pennellate di colore da applicare sul passepartout, delle pennellate molto leggere e trasparenti ad aumentare gli aloni all'interno dell 'immagine, e magari, perchè no, qualche impronta digitale, utilizzando dei pennelli facilmente reperibili online, l'unico limite a questo punto è la fantasia.




Questo è il nostro risultato definitivo.




Ed il prima/dopo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie ancora per il "live" Tutorial :P

Anonimo ha detto...

verrò a visitarti in studio... :D

annapi :P